Le acque di prima pioggia sono quelle che cadono nelle prime fasi di un evento meteorico, generalmente sono considerate le prime 5-10 mm di pioggia. Queste acque presentano un elevato potere lavante e raccolgono i contaminanti accumulati sulle superfici impermeabili quali oli e grassi, metalli pesanti, pesticidi, nutrienti, materiali sedimentari e rifiuti vari. Se non gestiti correttamente, questi contaminanti possono finire nei corsi d'acqua e nelle falde acquifere, causando gravi danni all'ecosistema. Per questi motivi, è indispensabile trattare scrupolosamente le acque di prima pioggia e garantire la sicurezza ambientale utilizzando gli appositi disoleatori, dissabbiatori e impianti per il trattamento di acque meteoriche di dilavamento.
Come trattare le acque di prima pioggia.
Il trattamento acque di prima pioggia è fondamentale per diversi motivi:
- Prevenzione dell'Inquinamento: le acque di prima pioggia possono trasportare inquinanti nei corpi idrici naturali, causando problemi di qualità dell'acqua e danni agli ecosistemi.
- Protezione della Salute Pubblica: contaminanti presenti nelle acque di prima pioggia possono rappresentare un rischio per la salute umana se non adeguatamente trattati.
- Conformità alle Normative: i regolamenti ambientali richiedono spesso la gestione e il trattamento acque di prima pioggia per evitare sanzioni e responsabilità legali.
Gli impianti idonei al trattamento acque di prima pioggia si distinguono in dissabbiatori per acque di prima pioggia e deoliatori per acque di prima pioggia.
I separatori di sabbia, sono dispositivi utilizzati per rimuovere particelle solide come sabbia e sedimenti dalle acque meteoriche. Questi sedimenti, se non rimossi, possono causare l'intasamento delle reti fognarie e danneggiare l'ecosistema acquatico. I separatori di sabbia sono essenziali in contesti urbani, cantieri, impianti per il lavaggio di veicoli e macchine da cantiere, macchinari agricoli e autocarri ed altre aree dove la sabbia e i sedimenti possono accumularsi rapidamente.
I separatori di olio sono dispositivi progettati per rimuovere gli oli e gli idrocarburi presenti nelle acque meteoriche. Essi sfruttano la differenza di densità tra acqua e olio per separare i due fluidi. Questi prodotti sono particolarmente utili in aree industriali, stazioni di servizio, parcheggi e luoghi dove c'è un elevato rischio di fuoriuscite di olio. I separatori di olio si distinguono a loro volta in gravitazionali e a coalescenza:
- i separatori di olio gravitazionali sono definiti di classe II secondo la norma UNI EN 858-1 e sono utilizzati per trattare le acque prima del rilascio in pubblica fognatura;
- i separatori di olio a coalescenza invece - definiti di classe I secondo la norma UNI EN 858-1 - sono da preferire se le acque vengono rilasciate in corpo idrico superficiale come ad esempio fiumi, canali o fossi con presenza d’acqua.
La normativa per il trattamento acque di prima pioggia.
In Italia, la gestione delle acque di prima pioggia è regolata da una serie di normative che variano a livello regionale e comunale. Alcuni dei principali riferimenti normativi includono:
- Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale): questo decreto stabilisce i principi generali per la gestione delle acque reflue e delle acque meteoriche, inclusi i requisiti per il trattamento acque di prima pioggia.
- Normativa UNI EN 858: è cruciale per garantire l'efficacia dei sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia. Questa normativa europea fornisce specifiche dettagliate per la progettazione, l'installazione, il funzionamento e la manutenzione dei sistemi di separazione degli oli.
Alcuni degli aspetti chiave della normativa UNI EN 858 includono:
- Classificazione dei Separatori: la normativa distingue tra separatori di classe I e classe II. I separatori di classe I sono progettati per ottenere una concentrazione di oli residui nell'acqua inferiore a 5 mg/l, mentre quelli di classe II permettono una concentrazione fino a 100 mg/l.
- Requisiti di Progettazione: UNI EN 858 specifica i requisiti di progettazione dei separatori, inclusi dimensioni, materiali, capacità di ritenzione e criteri di efficienza.
- Manutenzione e Ispezione: la normativa sottolinea l'importanza della manutenzione regolare e delle ispezioni periodiche per garantire il corretto funzionamento dei sistemi di trattamento. Vengono fornite linee guida per la frequenza e i metodi di ispezione.
- Test di Conformità: UNI EN 858 stabilisce i test necessari per verificare la conformità dei separatori agli standard richiesti. Questo include test di laboratorio e sul campo per valutare l'efficacia della separazione degli oli.
In conclusione, la gestione delle acque di prima pioggia rappresenta una sfida importante per le città moderne, ma anche un'opportunità per migliorare la qualità delle acque e proteggere l'ambiente. L'implementazione di tecniche di trattamento efficaci, combinate con una normativa adeguata e rigorosa, è essenziale per affrontare questo problema in modo sostenibile. Con una pianificazione attenta e un approccio integrato, è possibile ridurre significativamente l'impatto delle acque di prima pioggia sull'ambiente e sulla salute pubblica.
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