Container per sostanze pericolose: guida all’acquisto.

I container per sostanze pericolose sono indispensabili in tutte le azienda in cui si ha la necessità di stoccare liquidi inquinanti ed infiammabili. Solitamente posizionati in ambienti esterni, i container svolgono proprio la funzione di custodire cisterne, fusti o altri contenitori per sostanze pericolose. Per poter riporre all’interno di un container sostanze potenzialmente inquinanti ed infiammabili, è fondamentale che le strutture siano dotate alla base di una vasca di contenimento. Quest’ultima, infatti, si occupa di raccogliere eventuali sversamenti di liquidi pericolosi che non possono entrare in circolo nell’ambiente. Molte altre sono le caratteristiche dei container per sostanze pericolose, vediamole insieme per capire quali aspetti considerare durante l’acquisto.

Come scegliere un container per sostanze pericolose.


Per scegliere il modello più idoneo in base alle proprie esigenze è consigliabile seguire le nostre linee guide, ma resta fondamentale consultare il proprio Responsabile della Sicurezza che solitamente si confronta anche con i Vigili del Fuoco.

In linea generale, nel campo dei depositi da esterno, possiamo individuare modul container e container, entrambi dotati alla base di una vasca di contenimento realizzata nel rispetto di quanto previsto dalle normative. Il modul container è composto da una vasca su cui vengono costruiti le pareti ed il tetto utilizzando pannelli di lamiera. Si tratta quindi di una struttura facilmente personalizzabile: i pannelli possono essere coibentati o certificati EI/REI ed è possibile aggiungere accessori come le scaffalature interne, l’impianto di climatizzazione e molti altri. Il container, invece, è un unico monolite di carpenteria dove l’eventuale scaffalatura fa parte della costruzione stessa. Si tratta quindi di una struttura più robusta, pesante e definitiva.

I container per sostanze pericolose si suddividono in modelli:
  • per fusti, consigliati quando si ha necessità di posizionare fusti (solitamente su pallet) su uno o più piani;
  • per cisterne, consigliati quando si devono posizionare cisterne su uno o più piani;
  • open space, consigliati per lo stoccaggio di contenitori con varia forma e dimensioni.
Tuttavia, questa suddivisione non impedisce di utilizzare un container denominato “per fusti” per il contenimento di cisterne e viceversa. Quello che conta è verificare le dimensioni interne utili, che dovranno essere compatibili con i contenitori da stoccare.

Un’altra caratteristica da considerare per la scelta di un container sono le porte o, comunque, il sistema di chiusura. È possibile scegliere:
  • porte scorrevoli, consigliate quando lo spazio a disposizione è limitato;
  • porte battenti, consigliate quando lo spazio a disposizione non manca;
  • telo in PVC, consigliato quando si predilige una forte aerazione alla sicurezza.
Infine, esistono anche container senza porte.

Un altro elemento fondamentale per la scelta del container è il tipo di sostanza da stoccare. Tutti i container per sostanze pericolose sono idonei al contenimento di sostanze appunto pericolose ed inquinanti, quando invece si tratta di sostanze particolari, ad esempio infiammabili e corrosive, è bene considerare i seguenti aspetti:
  • nel caso di sostanze infiammabili, è importante dotare il container di griglie di ventilazione (fortemente consigliate in Italia e Germania, obbligatorie in Francia) e/o di impianto di ventilazione. Nel caso di container senza porte o con telo in PVC, non è rilevante aggiungere tali optional;
  • nel caso di sostanze super infiammabili, è importante considerare la ventilazione antideflagrante (a prova di esplosione) o l'impianto ATEX (a prova di esplosione e a norma secondo la direttiva ATEX);
  • nel caso di sostanze corrosive e aggressive (acidi, non solventi), è importante dotare il container di vasca in polipropilene;
  • nel caso di sostanze che non possono subire forti sbalzi termici, è possibile personalizzare il container con un impianto di climatizzazione.
Container per sostanze pericolose: guida all’acquisto

Le pareti di un container per sostanze pericolose: standard, coibentate o EI/REI.


Nella scelta di un container per sostanze pericolose, è fondamentale focalizzarsi sulle pareti. Infatti, la struttura può essere realizzata interamente in pannelli di acciaio zincato (e verniciato all’occorrenza), oppure in pannelli coibentati o ancora in pannelli certificati EI/REI. La scelta della tipologia di pareti dipende dalla natura delle sostanze stoccate nel container.

La struttura in acciaio è perfetta quando non sono richiesti isolamento termico e resistenza al fuoco.

I pannelli coibentati garantiscono l’isolamento termico, questo si rivela fondamentale nel momento in cui le sostanze stoccate all’interno del container non possono subire forti sbalzi termici.

I pannelli certificati EI/REI sono indispensabili se è richiesta la resistenza al fuoco. In particolare, i pannelli EI riguardano parti non strutturali del container (come porte e pareti), mentre i pannelli certificati REI riguardano parti strutturali del container (come il tetto). Nello specifico, possiamo trovare pannelli certificati:
  • EI30: si tratta di pannelli spessore 50 mm;
  • EI120: si tratta di pannelli spessore 100 mm;
  • REI30: si tratta di pannelli spessore 50;
  • REI120: si tratta di pannelli spessore 100 mm.
I numeri 30 e 120 indicano i minuti di resistenza al fuoco. Inoltre, quando parliamo di container “certificato REI”, non è sufficiente che questo sia realizzato con pannelli EI/REI, ma tutto il container deve essere verificato e certificato da Enti competenti a rilasciare tale certificazione.

Container per sostanze pericolose: guida all’acquisto


Come abbiamo visto, sono molti gli aspetti da considerare quando si decide di acquistare un container per sostanze pericolose, ed è fondamentale scegliere strutture a norma ed idonee alle proprie necessità. Affidati ai nostri modul container e container: in caso di dubbi, non esitare a contattarci!