Dark kitchen e ghost kitchen:guida al corretto food delivery

01 luglio 2022
Dark kitchen e ghost kitchen:guida al corretto food delivery
Dark kitchen e ghost kitchen:guida al corretto food delivery

 

Quante volte ti è capitato di consumare un pasto a domicilio? In questi anni la crescita del food delivery è stata esponenziale, spingendo i ristoranti verso nuove forme di cucina come le dark kitchen e ghost kitchen.
Le ghost kitchen rappresentano un modello di ristorante in cui un singolo operatore gestisce una cucina, all’interno della quale vengono creati piatti dedicati esclusivamente al food delivery. Il locale in cui vengono preparate le pietanze non deve essere riconoscibile dall’esterno, quindi privo di insegne, e non è prevista la possibilità di consumare in loco né di consegnare il cibo direttamente al cliente finale (come avviene nel take away). Le consegne dei piatti ai clienti avvengono principalmente tramite le piattaforme di food delivery.
Le dark kitchen sono invece soluzioni meno impattanti: una partizione della cucina di un ristorante già operativo viene destinata alla produzione esclusiva di un’offerta dedicata al food delivery e take away.
Sia nel caso delle ghost kitchen, sia per le dark kitchen, il consumo dei piatti non avviene direttamente nel locale. Diventa quindi fondamentale trovare una soluzione per gestire in modo corretto il food delivery e trasportare le pietanze a domicilio senza che queste perdano le caratteristiche organolettiche, garantendo ai clienti un’esperienza di degustazione positiva anche a casa propria.

Dark kitchen e ghost kitchen:guida al corretto food delivery.

Contenitori per il mantenimento delle temperature dei cibi.


Le ghost e dark kitchen sono fenomeni strettamente legati al food delivery: questi nuovi metodi di ristorazione si basano infatti sul trasporto del cibo dal luogo in cui viene cucinato fino al posto in cui viene consumato. In questo contesto, è necessario trovare metodi ottimali per garantire la conservazione dei piatti durante il trasporto.
Lo strumento indispensabile per la gestione del food delivery è il contenitore isotermico che, durante le consegne, permette di mantenere controllata la temperatura e la qualità dei piatti. Questi contenitori, infatti, permettono di mantenere i piatti caldi, con una temperatura iniziale di 90° circa, fino al consumo finale che avviene con una temperatura ottimale compresa tra i 60 e i 65°C. Per essere efficace il food delivery deve garantire infatti che la temperatura dei piatti caldi venga mantenuta sempre superiore ai 65°C, sia per conservare il gusto dei piatti, sia per evitare rischi di crescite microbiche. Allo stesso modo, per i piatti freddi è importante che i prodotti arrivino al consumatore finale alla giusta temperatura, in modo da non rovinare l’esperienza di degustazione del consumatore. Il trasporto degli alimenti che necessitano basse temperature infatti avviene solitamente tra 0 e 4°C e il rialzo termico tollerato è di 3°C. L’esigenza di conservare i piatti, caldi o freddi, alla giusta temperatura non è dettata solamente dalla necessità di assicurare un’esperienza di degustazione ottimale, ma soprattutto per garantire standard igienici sanitari eccellenti. Per tutti questi motivi l’utilizzo dei contenitori isotermici durante le consegne è fondamentale.

La normativa sul trasporto di alimenti.


L’utilizzo di contenitori idonei al trasporto di alimenti è indispensabile per gestire correttamente il food delivery, ma è altrettanto importante scegliere il contenitore più idoneo in base alle proprie esigenze. Solitamente la scelta ricade su due tipologie di contenitori: box isotermici e contenitori isotermici in regime ATP.
Nel contesto del trasporto di alimenti su strada, esiste infatti una normativa internazionale che definisce le condizioni di trasporto degli alimenti deperibili, destinati al consumo per l’alimentazione umana. L’accord transport perissable (ATP) contiene al suo interno delle regole che impongono condizioni precise per la costruzione degli allestimenti isotermici, ma non solo. La normativa per la certificazione ATP infatti pone degli obblighi per gli utilizzatori che riguardano gli alimenti da trasportare con temperatura controllata. Le temperature da mantenere vengono regolate in base al tipo di alimento e alla durata del trasporto. Queste disposizioni riguardano tutte le merci che viaggiano su strada e rotaia. Lo scopo della certificazione ATP è quello di garantire la sicurezza alimentare e offrire soluzioni che permettano di salvaguardare la conservazione del cibo con particolare attenzione alla catena del freddo.
Da questa normativa nascono quindi i contenitori isotermici in regime ATP, rilasciato dal Ministero dei trasporti dopo le verifiche da parte degli uffici della Motorizzazione Civile. Il certificato ha durata 6 anni dal primo rilascio, successivamente il rinnovo viene effettuato tramite i centri collaudo, ha validità 3 anni e può avvenire due volte.
Per scegliere il contenitore più adatto alle proprie esigenze, è importante verificare con la ASL di competenza se sia richiesto l’ATP durante eventuali controlli su strada.


Dark kitchen e ghost kitchen:guida al corretto food delivery.


Abbiamo visto come per le ghost kitchen, dark kitchen o altri tipi di ristorazioni legate al food delivery, mantenere una temperatura controllata durante il trasporto del cibo è fondamentale per assicurare ai consumatori un prodotto di qualità, sia per quanto riguarda il gusto che per un fattore igienico-sanitario. Per questo motivo, affidati solo a prodotti di qualità, scegli i nostri contenitori isotermici, pratici e sicuri, in pronta consegna! Non esitare a contattarci per ulteriori consigli!