Quante volte, sia in ambito professionale che domestico, è necessario svolgere attività in quota? Ridipingere la parete del salotto o ristrutturare edifici sono solo alcuni esempi di attività che richiedono l’utilizzo di particolari strumenti: i trabattelli, alleati indispensabili che permettono di svolgere operazioni ad altezze diverse in modo pratico e sicuro.
Se i trabattelli sono una categoria di attrezzature fra le più utilizzate in edilizia, per garantirne un utilizzo in totale sicurezza entrano in gioco una serie di normative che ne regolano la costruzione, la manutenzione e l’uso. Nello specifico, la normativa trabattelli è composta di norme valide solamente in Italia e di direttive europee. Entrambe vengono costantemente aggiornate e perfezionate con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi sul lavoro e favorire la tutela degli operatori.
Tuttavia, non è sempre facile districarsi tra le varie regole e spesso è difficile capire quale norma sia obbligatorio seguire e quale trabattello sia meglio acquistare. Ecco quindi una pratica guida per non trovarsi impreparati e scegliere solo trabattelli sicuri e a norma.
Il Decreto Legislativo 81/08.
Nel territorio Italiano vige il D.Lgs 81/2008, ovvero il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Il Decreto stabilisce che spetti al datore di lavoro garantire la sicurezza e vigilare sulla manutenzione degli strumenti di lavoro, oltre ad occuparsi della gestione degli operatori in modo che essi svolgano solo le mansioni per cui sono stati adeguatamente formati. Nello specifico, il Decreto fa riferimento alla categoria dei trabattelli disciplinandone i requisiti di costruzione e definendo le condizioni strutturali ed ambientali per l’utilizzo corretto:
- la base deve essere più larga del resto della struttura in modo da resistere ad oscillazioni per gli spostamenti o a colpi di vento;
- il piano dove verrà poggiato il trabattello deve essere livellato e le eventuali ruote devono essere saldamente bloccate tramite cunei o strumenti simili;
- tutti i piani devono essere dotati di ringhiera e fermapiedi;
- la verticalità del ponte deve essere controllata tramite pendolino;
- i trabattelli non possono essere mossi o spostati mentre su di loro sono presenti carichi o persone (ad eccezione di quelli per le linee elettriche di contatto);
- i trabattelli devono essere ancorati almeno ogni 2 piani, quindi circa ogni 4 metri.
La normativa UNI EN 1004.
In Italia la Norma Europea UNI EN 1004 non è obbligatoria, ma consente l’uso del trabattello senza ancoraggio. La normativa UNI EN 1004:2005 è stata recentemente sostituita dalla UNI EN 1004-1:2021 e si applica sia ai trabattelli in acciaio, sia ai trabattelli in alluminio, con altezza massima all’interno di edifici di m 12 ed all’esterno di m 8. Per i trabattelli che superano tali dimensioni, la Norma Europea non è applicabile ed entrano in vigore le norme nazionali.
Il punto fondamentale della EN 1004 è che non richiede espressamente l'obbligo di ancoraggio: questo perché considera che la struttura del trabattello sia realizzata seguendo precise linee guida che indicano il modo ed i materiali per la costruzione.
L’aggiornamento della normativa avvenuto nel 2021 porta con sé alcune importanti novità:
- i “trabattelli” indicati prima come “strutture da ponteggio”, adesso vengono definiti come “strutture temporanee che dispongono di stabilità propria composte da elementi prefabbricati, con dimensioni conformi al progetto e quattro piedi con ruote girevoli, e presentano una o più piattaforme”;
- i concetti di “interno” ed “esterno” vengono ora definiti come “luogo in cui il trabattello non sarà esposto ai carichi del vento” e “luogo in cui il trabattello potrebbe essere esposto ai carichi del vento”;
- le piattaforme intermedie (o di passaggio) vengono distinte da quelle da lavoro. Sulle prime non è più possibile lavorarci, ma vi si potrà sostare per poco tempo;
- il ponte deve essere dotato di aste stabilizzate per ogni piantone e di ruote ad alta portata antischiacciamento con portata in movimento e statica di almeno 300 kg cad.
Tra le variazioni più interessanti rispetto alla versione precedente, nella UNI EN 1004-1:2021 troviamo i seguenti 4 punti.
- Le distanze fra i piani:
- la distanza fra il terreno o il piano base ed il primo piano di lavoro non dovrà superare i m 3,4 (prima era di m 4,6);
- la distanza fra gli altri piani deve essere inferiore o uguale a m 2,25 (prima era di m 4,2);
- il piano di base, se presente, non deve essere posizionato ad oltre m 0,60 dal suolo.
- I piani di passaggio: secondo la Norma Europea non devono essere obbligatoriamente dotati di fermapiedi (a meno che non li si usi per lavorare), ma devono essere dotati di ringhiera di protezione completa. Nei casi in cui la Norma Europea non sia applicabile, entrerà però in vigore il D.Lgs.81/2008 la quale prevede che tutti i piani siano dotati di ringhiera di protezione e fermapiedi.
- Le ringhiere di protezione: per ottenere la massima sicurezza durante il montaggio e lo smontaggio delle ringhiere è necessario essere protetti su tutti i lati. Per questo motivo i trabattelli devono essere dotati di speciali meccanismi che diano modo agli addetti di montare le ringhiere rimanendo in piedi sul piano inferiore o potendo stare seduti sullo stesso piano.
- I trabattelli inferiori a 2,50 metri: devono essere corredati di piccole staffe, fermapiedi e parapetti su tutti i lati. Inoltre, la ringhiera di protezione dovrà essere di 1 metro.
L'importanza di scegliere un trabattello a norma.
Abbiamo visto come esista un quadro normativo sempre aggiornato a livello Italiano ed Europeo che ha l'obiettivo di rendere più sicuro il lavoro in quota e, per questo, stabilisce regole precise per la realizzazione dei trabattelli. È quindi fondamentale dotarsi di strumenti che risultino a norma, non solo per evitare sanzioni, ma soprattutto per garantire la sicurezza degli operatori. È importante ricordare che le modifiche normative a livello Europeo hanno valore dal 1 dicembre 2021 e non sono retroattive: questo significa che un trabattello a norma europea acquistato prima di questa data può continuare ad essere utilizzato seguendo le linee guida del UNI EN 1004:2005 e che i distributori possono continuare a vendere i ponti già in loro possesso. Unica eccezione sono i trabattelli noleggiati: in accordo al D.Lgs 81/2008, il noleggiatore deve attestare e garantire il buono stato di conservazione, di manutenzione, di efficienza e la conformità alle normative vigenti. In accordo invece all’UNI EN 1004-1:2021, il noleggiatore può dare a nolo solo ed esclusivamente trabattelli che siano conformi alla nuova normativa, siano essi ponti vecchi modificati o nuovi.
Se sei alla ricerca di un trabattello sicuro che rispetti le Normative Italiane e/o Europee ma non sai quale scegliere, non esitare a contattarci!