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All'interno di magazzini e reparti produttivi negli ultimi anni si è verificato un notevole sviluppo in ambito tecnologico. L'utilizzo di dispositivi elettronici ha creato però la necessità di garantire la sicurezza e l'integrità di questi strumenti nelle fasi di produzione, trasporto e stoccaggio. In questo contesto, il pericolo è rappresentato dalle scariche elettrostatiche, ovvero brevi picchi di corrente che possono danneggiare irreparabilmente i componenti elettronici sensibili, spesso causando guasti non immediatamente rilevabili o compromettendo le prestazioni a lungo termine. Realizzate con materiali conduttivi o dissipativi, le cassette ESD (ElectroStatic Discharge) sono progettate per rispondere a questa esigenza critica poiché permettono la rapida dissipazione delle cariche elettrostatiche, impedendo la formazione di campi elettrici dannosi all'interno del contenitore. Come contribuiscono questi contenitori antistatici a mantenere sicuri i dispositivi elettronici? Qual è la normativa ESD di riferimento? Cosa si intende per area EPA? Scopriamolo di seguito! Contenitori antistatici: come sceglierli e cosa possono contenere.I contenitori antistatici trovano applicazione in una vasta gamma di settori, inclusi l'industria elettronica, l'automotive, la produzione di dispositivi medici e molti altri. Esplorare come queste cassette si adattano alle esigenze specifiche di ciascun settore offre un quadro completo delle loro potenzialità. Dalla produzione, allo stoccaggio, fino all'uso finale, le cassette ESD sono fondamentali per garantire che i dispositivi elettronici raggiungano il consumatore in condizioni ottimali.I contenitori antistatici sono progettati per affrontare il problema delle scariche elettriche alla radice, fornendo un ambiente sicuro e controllato per i componenti elettronici. Grazie all’uso di additivi antistatici specifici – come ad esempio tensioattivi - aggiunti alla plastica durante la sua lavorazione, viene ridotta la resistività superficiale del materiale, diminuendo così la probabilità di verificarsi della scarica elettrica. La particolarità di questi additivi infatti è quella di migrare sulla superficie del materiale dopo 24-48 h dall’estrusione, formando così un film igroscopico di lunga durata sulla cassa ESD. Quando si tratta di scegliere la cassetta ESD più giusta in base alle proprie esigenze, il primo fattore da verificare è che il materiale di cui sono composte abbia al loro interno additivi antistatici idonei a prevenire l'accumulo di cariche elettrostatiche (come resine ESD o il polipropilene conduttivo). In seconda fase, è fondamentale considerare altri fattori tra cui (1) le dimensioni, (2) il livello di protezione richiesto e (3) la facilità di gestione e movimentazione. Solo un'attenta selezione contribuirà a garantire una protezione ottimale per i dispositivi elettronici. È importante scegliere contenitori conduttivi con dimensioni e configurazioni interne adeguate al tipo specifico di dispositivo che si intende proteggere. Questi dispositivi possono infatti variare ampiamente in termini di dimensioni, forme e fragilità. Di seguito riportiamo alcuni esempi:
Contenitori antistatici: requisiti di conformità e normativa.Sul piano normativo, esistono diverse leggi internazionali e standard di settore che regolano la produzione, l'uso e la gestione dei contenitori antistatici. Tra queste, la normativa ESD CEI EN 61340 (versione italiana della norma IEC 61340) a cura del Comitato Elettrotecnico Italiano, stabilisce i criteri da seguire per la corretta manipolazione dei dispositivi sensibili alla scarica elettrostatica (Electrostatic Discharge Sensitive Devices, o ESDs), nonché i requisiti tecnici da rispettare in fase di fabbricazione:
La normativa ESD definisce inoltre i criteri atti a garantire il massimo potenziale di 100 Volt (Human Body Voltage HBV) all’interno di un’area EPA (Electrostatic Protected Area). La norma prosegue elencando anche le caratteristiche che deve avere un’area protetta EPA, come ad esempio una pavimentazione adeguata, calzature e altri indumenti indossati dal personale, arredo idoneo, carrelli con ruote conduttive, postazioni di lavoro ESD, scaffalature e contenitori di stoccaggio adeguati e strumentazioni per verificare i sistemi di protezione presenti in zona EPA. Contenitori antistatici: manutenzione e vantaggi.La continua evoluzione delle tecnologie richiede una protezione sempre più sofisticata e le cassette ESD si pongono come soluzione chiave per un futuro elettronico tutelato. Per garantire un'affidabile protezione nel tempo, una corretta gestione e manutenzione delle cassette ESD è di fondamentale importanza. Pratiche consigliate per la pulizia, l'ispezione e l’idonea conservazione contribuiscono a preservare le prestazioni delle cassette nel lungo periodo. |