Raccolta acqua piovana: consigli per un risparmio consapevole.

L’acqua è uno dei beni più preziosi al mondo, tanto da essersi guadagnata l’appellativo di “oro blu”, e lo sarà sempre di più stando alle previsioni dei prossimi decenni. Il costante aumento delle temperature comporta evidenti problemi di siccità, con il livello di fiumi e laghi che diminuisce a vista d’occhio. L’acqua sta diventando quindi un bene sempre più raro, prezioso e importante da preservare. Per questo è fondamentale risparmiare l’acqua potabile e si rivela una scelta strategica quella del recupero dell’acqua piovana per uso domestico.
Il recupero dell’acqua piovana permette di ottenere una notevole riduzione del consumo di acqua potabile, rappresentando quindi una soluzione sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche economico. All’interno di un nucleo familiare infatti solo la metà del consumo di acqua potabile è orientato all’alimentazione o alla cura del corpo, mentre l’altra metà viene utilizzata principalmente per attività che potrebbero essere svolte sfruttando l’acqua piovana: la lavatrice, lo scarico del WC, l’irrigazione di giardino e piante, il lavaggio di auto e aree esterne. Ma come fare per riutilizzare l’acqua piovana ad uso domestico? Semplice: installando un sistema di raccolta dell’acqua piovana, utilizzando appositi serbatoi e cisterne acqua piovana da interro.Raccolta acqua piovana: consigli per un risparmio consapevole.

Recupero acqua piovana: i vantaggi.


La realizzazione di un sistema di recupero acqua piovana permette di ottenere un risparmio nella bolletta dell’acqua potabile che può arrivare fino al 50% andando anche a ridurre il fabbisogno pro capite di acqua potabile. L’acqua piovana inoltre è naturalmente priva di calcare, quindi se utilizzata per elettrodomestici, come ad esempio la lavatrice renderà superfluo l’utilizzo di anticalcare chimici. Questo permetterà di ridurre anche l’inquinamento causato dalla dispersione di elementi chimici nell’ambiente e aumenterà il risparmio economico ottenuto dal recupero di acqua piovana in quanto non sarà più necessario acquistare questo tipo di prodotti. Inoltre anche i rubinetti e sanitari interessati dall’utilizzo di acqua piovana trarranno beneficio dalla naturale assenza di calcare, e quindi si rovineranno meno facilmente.

I vantaggi dell’installazione di un sistema di recupero dell’acqua piovana non sono quindi solo a favore dell’ambiente, ma anche delle nostre tasche!

La normativa per il recupero di acqua piovana.


Per quanto riguarda la regolamentazione per l’utilizzo dell’acqua piovana accumulata bisogna distinguere principalmente tra uso esterno e uso interno. Se per l’uso esterno non ci sono particolari limitazioni, quando si utilizza l’acqua piovana all’interno delle abitazioni è essenziale che questa non venga destinata al consumo alimentare.
La normativa prevede inoltre che l’impianto idraulico venga predisposto in modo che sia presente una rete secondaria con rubinetti specifici che devono essere segnalati e posizionati in stanze diverse rispetto a quelle dove sono posizionati i rubinetti utilizzati per l’acqua potabile. L’unica eccezione a questa regola è per stanze come garage, cantine o locali annessi.
Ad oggi, in Italia non è prevista una regolamentazione per quanto riguarda la progettazione, realizzazione, manutenzione e conduzione degli impianti di recupero delle acque piovane nel caso di interventi di ampliamento e ristrutturazione edilizia, né sono state attuate le norme tecniche nazionali (UNI) o europee in materia. L’unica norma tecnica a cui fare riferimento è la norma tedesca DIN 1989. Per quanto riguarda invece le nuove costruzioni è prevista solamente la normativa nazionale, con il Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n.152 aggiornato dal Decreto Legislativo 128/10. In aggiunta a queste norme, le singole regioni, province o comuni possono emanare leggi o regolamenti in materia, quindi è sempre consigliato consultare l’ufficio preposto per verificare che l’impianto rispetti tutte le normative vigenti.

Il funzionamento di un impianto di recupero dell’acqua piovana.


Gli impianti che è possibile realizzare sono diversi, ma caratterizzati da elementi fondamentali comuni. Come prima cosa è necessaria una superficie di raccolta, ossia un’area che permetta di captare l’acqua piovana. Nella gran parte dei casi viene utilizzato il tetto delle abitazioni, che grazie a grondaie e tubazioni permette di far arrivare l’acqua al serbatoio o cisterna per la raccolta. Molti impianti di raccolta inoltre sono dotati di sistemi per il drenaggio e filtri, in modo da evitare che foglie, residui e altra sporcizia finiscano nel serbatoio. Per ridurre lo spazio di ingombro, le cisterne e serbatoio possono essere interrati. In questo modo, oltre a non occupare spazio, non sarà necessario svuotarli durante i mesi invernali per non correre il rischio che l’acqua contenuta al loro interno si ghiacci. Infine, una volta raccolta l’acqua piovana, per la distribuzione dal serbatoio all’abitazione sarà necessario un sistema di pompaggio.Raccolta acqua piovana: consigli per un risparmio consapevole.

Come scegliere il giusto serbatoio.


A seconda che venga utilizzata per la casa o per il giardino, della quantità di acqua che si desidera recuperare e dello spazio a disposizione, il serbatoio può essere da esterno oppure da interro. Quest’ultima versione offre il vantaggio di ridurre lo spazio occupato e di mantenere l’acqua al riparo dalle temperature esterne e dalla contaminazione batteriologica. Fondamentale da tenere in considerazione è il fabbisogno di acqua quotidiano per la casa, che può variare a seconda del numero di persone che vi abitano e alle dimensioni del giardino. Queste caratteristiche aiuteranno nel determinare il volume necessario per il serbatoio. Ad esempio, per abitazioni con 2/3 persone ed un piccolo giardino (fino a 200 m2) è consigliato un serbatoio con capienza tra 1600 e 3700 litri, per abitazioni con 4/5 persone ed un giardino di medie dimensioni (fino a 600 m2) si consiglia un serbatoio con capacità tra i 4500 e i 6500 litri mentre per abitazioni sempre da 4/5 persone però con un giardino di grandi dimensioni (fino a 1000 m2) sarà necessario un serbatoio con capacità che va dai 6500 ai 9000 litri.


La scelta di recuperare l’acqua piovana è una scelta consapevole che permette non solo di preservare le falde acquifere sotterranee e di superficie che alimentano le nostre reti, ma anche di ottenere un risparmio economico considerevole riducendo i consumi di acqua. Perché aspettare? Scegli i nostri serbatoi e cisterne acqua piovana da interro e contattaci per ulteriori informazioni!