Cartone ondulato: come viene realizzato?

Ti sei mai chiesto come viene realizzato il cartone ondulato che trovi ormai su ogni scaffale di ogni supermercato? La maggior parte dei prodotti, oggi, viene consegnata in scatole di cartone ondulato progettate e realizzate per assolvere questa specifica funzione. È arrivato il momento di scoprire come nasce questo particolare materiale! Leggi il nostro articolo per saperne di più..

Cartone ondulato: un po’ di storia e dati.


Prima di scendere nei dettagli del processo di lavorazione di questo funzionale materiale, vediamo un po’ di dati interessanti.

La storia del cartone ondulato parte dall’ormai lontano 1856. Le sue prime tracce sono state documentate in Inghilterra dove veniva utilizzato come rivestimento per riporre cappelli alti.

Poiché il cartone ondulato è un materiale estremamente versatile e, allo stesso tempo, flessibile ogni anno ne vengono utilizzate intere tonnellate sia per imballare i prodotti, sia per creare contenitori espositivi da inserire direttamente sugli scaffali.

Nello specifico, ogni anno in Italia ne vengono prodotti quasi 6 miliardi di mq e consumati 61 kg pro-capite, per un totale di oltre 10 miliardi di scatole di cartone ondulato.

Cartone ondulato: come viene realizzato?

Cartone ondulato: come viene prodotto.


La produzione del cartone ondulato parte dalla lavorazione della materia prima, per finire con la realizzazione delle scatole di cartone in diverse forme e misure. Per prima cosa, attraverso procedimenti meccanici o chimici, le fibre di legno vengono trattate e sminuzzate fino a diventare una poltiglia (processo di maciullamento).

Nel processo meccanico, i tronchi scortecciati vengono macinati contro una pietra girevole o macinatori a disco al fine di rompere le fibre ottenere la poltiglia. La pietra viene spruzzata con acqua per rimuovere le fibre ma ciò comporta una rimozione molto piccola della lignina, il che significa che la qualità della carta è ridotta, il che indica anche che la resistenza delle fibre potrebbe essere stata compromessa dal processo. La spappolatura meccanica è tuttavia una soluzione a basso costo che genera una maggiore resa.

Il processo chimico, invece, consiste nel cucinare i trucioli di legno in una soluzione di solfato per trasformare il legno. Sia il solfato che il solfito possono essere utilizzati per separare le fibre dalla lignina, che è una colla naturale come la sostanza che lega le fibre. La poltiglia chimica degrada la lignina in piccole molecole idrosolubili che possono essere lavate via senza indebolire le fibre. Il risultato del processo chimico è di colore marrone scuro che può essere poi sbiancato nelle fasi successive.

Una volta ottenuta la poltiglia, questa viene battuta e pestata da frullatori in una grande vasca (processo di battitura). Durante questo processo possono essere aggiunti materiali di riempimento, che andranno ad influire sulla colorazione e sull’opacità del prodotto finale. Dopo la battitura, la poltiglia viene passata in una macchina automatizzata che, attraverso dei rulli in feltro di lana prima e cilindri a vapore poi, la comprime e ne elimina l’acqua in eccesso.

Preparata la carta, questa viene poi inserita in una macchina ondulatrice ad alta precisione per essere finalmente trasformata in cartone ondulato. Diversi tipi di carta vengono utilizzati nei vari strati del cartone ondulato. La carta viene prima trattata con vapore ad alta pressione per ammorbidire le fibre che vengono poi piegate per formare il flauto dello spessore desiderato tra i fogli di cartone. Attraverso una combinazione di calore e pressione, il materiale è reso resistente e durevole. Il cartone ondulato è posto tra due pannelli di rivestimento piatti con l'aiuto di un adesivo.

Cartone ondulato: come viene realizzato?

Cartone ondulato: riciclo.


Per quanto riguarda la fase di recupero e conseguente riciclaggio, il cartone ondulato risulta essere il materiale da imballo preferito dalle imprese e di cui viene maggiormente incentivato l’utilizzo. Perché? Perché è riciclabile e biodegradabile al 100%. Anche i collati utilizzati nel processo produttivo sono ormai tutti naturali (derivanti da fecola di patate o amido di mais).

Cartone ondulato: come viene realizzato?

Il riciclaggio del cartone ondulato permette un maggiore rispetto dell’ambiente, andando a ridurre la quantità di rifiuti accumulata nelle discariche e la salvaguardando un elevatissimo numero di alberi ogni anno. In Italia, ad esempio, l’80% del materiale utilizzato nella produzione del cartone ondulato deriva da materiale di riciclo (detto macero) e solo il rimanente 20% è costituito da fibra vergine, proveniente da foreste gestite secondo criteri di sostenibilità ambientale.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per capire come viene prodotto il cartone ondulato e perché è importante preferirlo rispetto ad altre tipologie di materiale da imballaggio. Rollawaycontainer è lo scatolificio online partner di moltissime aziende italiane leader nel settore della logistica. Per qualsiasi dubbio o informazione, non esitare a contattarci! Il nostro staff è a tua completa disposizione.